The Medical Letter TML n. 10 / 2025

Nr. 10 del 12/05/2025

TML n. 10 / 2025 Landiololo per il controllo a breve termine della frequenza nella tachicardia sopraventricolare

La US Food and Drug Administration (FDA) ha approvato il bloccante beta1-adrenergico landiololo (Landiobloc - Amomed Pharma; per solo uso ospedaliero), somministrato per via endovenosa, per la riduzione a breve termine della frequenza ventricolare negli adulti con tachicardia sopraventricolare, compresa la fibrillazione atriale e il flutter atriale. L’esmololo (Brevibloc - Baxter ed equivalente), un altro betabloccante per via endovenosa, è stato approvato in precedenza per la stessa indicazione.

TRATTAMENTO STANDARD – I pazienti emodinamicamente stabili con fibrillazione atriale o flutter che necessitano di un controllo in emergenza della frequenza vengono solitamente trattati per via endovenosa con un betabloccante come l'esmololo o il metoprololo tartrato (uso off-label) o un calcioantagonista non diidropiridinico come il diltiazem o il verapamil. I calcioantagonisti non diidropiridinici non devono essere utilizzati nei pazienti con disfunzione sistolica ventricolare sinistra. Come terapia alternativa o aggiuntiva può essere utilizzata la digossina. L'aggiunta di magnesio per via endovenosa al trattamento standard può aumentare le probabilità di un adeguato controllo della frequenza e della conversione al ritmo sinusale. Nei pazienti con malattia critica o insufficienza cardiaca scompensata, si può prendere in considerazione l'amiodarone per via endovenosa.1


FARMACOLOGIA – Come l'esmololo, il landiololo è un antagonista beta1-adrenergico selettivo con un'emivita molto breve. È più cardioselettivo dell'esmololo; il significato clinico di questa differenza non è chiaro.2


STUDI CLINICI – L'approvazione del landiololo da parte della FDA si è basata sui risultati di cinque studi randomizzati, controllati con placebo, che hanno coinvolto un totale di 627 adulti affetti da tachicardia sopraventricolare. In tutti e cinque gli studi, il landiololo è risultato significativamente più efficace del placebo nel ridurre la frequenza cardiaca.3,4

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