The Medical Letter TML n. 11 / 2022

Nr. 11 del 30/05/2022

TML n. 11 / 2022 FARMACI E DISPOSITIVI PER LA GESTIONE DEL PESO

Gli adulti con un indice di massa corporea (BMI) compreso tra 25 e 29,9 kg/m2 sono considerati in sovrappeso, quelli con un BMI ≥ 30 sono considerati obesi. La raccomandazione iniziale per qualsiasi percorso volto alla perdita di peso è ridurre il proprio peso del 5-10%, il che è stato associato a una riduzione del rischio di sviluppare diabete di tipo 2, ipertensione e dislipidemia. La dieta, l’esercizio fisico e la modifica del comportamento sono i metodi di elezione per perdere peso, ma il mantenimento del risultato a lungo termine può essere difficile. La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato diversi farmaci e dispositivi per la riduzione e il mantenimento del peso.


FARMACI

La terapia farmacologica deve essere riservata agli adulti con un BMI ≥ 30 kg/m2 o un BMI ≥ 27 e almeno una comorbilità correlata al peso, come ipertensione, dislipidemia, malattie cardiovascolari, apnea ostruttiva del sonno o diabete di tipo 2, che non hanno ottenuto una perdita di peso ≥ 5% con la modifica dello stile di vita. Tutti i farmaci per la perdita di peso sono stati associati a una ripresa del peso alla sospensione del farmaco.


AMINE SIMPATOMIMETICHE – I farmaci più datati per la perdita di peso sono le amine simpaticomimetiche, come la fentermina e il dietilpropione (non disponibili in commercio in Italia), approvati dalla FDA solo per un uso a breve termine (fino a 12 settimane). La maggior parte degli studi ha riportato una perdita di peso supplementare di solo alcuni etti a settimana nei pazienti che assumono questi farmaci rispetto a quelli trattati con placebo. In uno studio di coorte condotto sulla base delle cartelle cliniche elettroniche, i pazienti con un BMI ≥ 27 kg/m2 che hanno assunto costantemente la fentermina per oltre 12 mesi hanno ottenuto una perdita di peso significativamente maggiore rispetto a quelli che hanno assunto il farmaco per meno di tre mesi (-7,4% contro -0,2%). Non è stata riscontrata alcuna differenza negli eventi avversi cardiovascolari tra le coorti, ma i pazienti con malattie cardiovascolari preesistenti sono stati esclusi dall’analisi.
Qsymia (Vivus negli USA; non disponibile in commercio in Italia), un’associazione a dose fissa di fentermina e di una formulazione a rilascio prolungato del farmaco antiepilettico topiramato, approvata per l’uso negli adulti, ha determinato una perdita di peso media dose-dipendente di 6-13 kg (6 kg con 3,75/23 mg e 13 kg con 15/92 mg) nell’arco di 56 settimane e il 70% dei pazienti trattati con la dose più alta ha ottenuto una perdita di peso ≥ 5%, con una scarsa regressione al valore basale nell’arco di due anni di assunzione continuata. In una metanalisi che ha incluso 143 studi condotti sui farmaci per la perdita di peso su un totale di 49.810 partecipanti, l’associazione fentermina/ topiramato è risultata il farmaco per via orale più efficace.
In uno studio randomizzato, in doppio cieco, condotto su 227 adolescenti obesi (di età compresa tra i 12 e i 16 anni), la variazione media stimata del BMI dal basale a 56 settimane è risultata significativamente maggiore con fentermina/topiramato rispetto al placebo (-4,8% con 7,5/46 mg e -7,1% con 15/92 mg contro -3,3% con il placebo).6 Ad oggi, l’associazione non è stata approvata dalla FDA per l’uso negli adolescenti.
Se non si raggiunge una perdita di peso ≥ 5% dopo 12 settimane di assunzione della dose massima di Qsymia, il farmaco deve essere interrotto gradualmente; l’interruzione brusca del topiramato può causare crisi epilettiche, anche in pazienti senza precedenti episodi di crisi. A differenza della sola fentermina, Qsymia è approvato dalla FDA per l’uso oltre i tre mesi. Non sono disponibili dati sugli outcome cardiovascolari dell’associazione.
Effetti avversi – Tutte le amine simpaticomimetiche possono aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, e causare nervosismo. L’associazione fentermina/topiramato può causare secchezza delle fauci, parestesia, stipsi, disgeusia e insonnia. Sono stati segnalati anche disturbi della cognizione, dell’attenzione, della concentrazione e della memoria. Il topiramato è un inibitore dell’anidrasi carbonica e può causare acidosi metabolica, che aumenta il rischio di calcoli renali. Qsymia è un farmaco controllato di classe IV ed è disponibile solo attraverso un programma REMS volto a prevenirne l’uso durante la gravidanza. Altre controindicazioni all’uso sono elencate nella Tabella 4.
Interazioni farmacologiche – L’utilizzo di amine simpaticomimetiche è controindicato con o entro 14 giorni dall’assunzione di un inibitore delle monoaminossidasi.

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