TML n. 1/2020 CANNABIS E CANNABINOIDI
La cannabis (marijuana) contiene oltre 60 cannabinoidi farmacologicamente attivi; il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD) sono i più conosciuti. Il THC è il principale costituente psicoattivo della cannabis, mentre il CBD, diversamente dal THC, non provoca né intossicazione né euforia. (1,2)
THC – Negli Stati Uniti, 33 stati e il District of Columbia consentono l’utilizzo medico della marijuana (Cannabis sativa). (3) In questi stati, i prodotti a base di cannabis sono disponibili con restrizioni e requisiti variabili, come un certificato per ogni singolo paziente firmato da un medico o da un altro professionista della sanità. (4)
CONSIDERAZIONI LEGALI – Ai sensi della legge federale statunitense sulle sostanze controllate (Controlled Substances Act), la marijuana e i suoi derivati sono classificati come sostanze controllate di classe I (nessun uso medico attualmente consentito; potenziale di abuso elevato). Tuttavia, un’altra legge federale, l’Agriculture Improvement Act del 2018, stabilisce che la cannabis con un contenuto di THC non superiore allo 0,3% può essere definita canapa e, come tale, non è da considerarsi una sostanza controllata. Pertanto, il CBD estratto dalla canapa non è considerato una sostanza controllata ai sensi della legge federale, ma i singoli stati possono avere una propria legislazione.
CANNABIDIOLO – Negli Stati Uniti, l’olio di CBD e numerosi altri prodotti a base di cannabidiolo – tra cui lozioni, prodotti commestibili e liquidi da svapare – sono in larga parte disponibili senza prescrizione medica. (5) La produzione di questi prodotti non è regolamentata dalla US Food and Drug Administration (FDA). Uno studio pubblicato sotto forma di research letter ha esaminato mediante cromatografia liquida gli oli, le tinture e i liquidi da vaporizzare a base di CBD acquistati online, al fine di valutare l’accuratezza del contenuto di CBD riportato in etichetta. Su 84 prodotti, 58 contenevano concentrazioni di CBD oltre il 10% al di sopra o al di sotto del contenuto indicato nell’etichetta e 18 contenevano concentrazioni di THC potenzialmente intossicanti. (6) Sono stati inoltre riportati casi di contaminazione della cannabis con pesticidi e metalli pesanti. (7)