TML n. 13 / 2023 BREXPIPRAZOLO PER L’AGITAZIONE NELLA DEMENZA DI ALZHEIMER
La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l’antipsicotico orale di seconda generazione brexpiprazolo (Rexulti Otsuka Pharmaceutical) per il trattamento una volta al giorno dell’agitazione associata alla demenza da malattia di Alzheimer (Alzheimer Disease, AD). Il brexpiprazolo è il primo farmaco approvato negli Stati Uniti per questa indicazione. È approvato anche per il trattamento della schizofrenia e come coadiuvante degli antidepressivi per il trattamento del disturbo depressivo maggiore. In Italia è approvato per il solo trattamento della schizofrenia.
IL DISTURBO L’agitazione è comune nei pazienti con AD ed è associata a un peggiormento della qualità di vita, a un maggiore carico assistenziale, a un inserimento precoce in casa di cura e a un aumento della morbilità e della mortalità. I sintomi sono disagio emotivo, attività motoria eccessiva (ad es. camminare, essere irrequieti) e aggressività verbale e/o fisica.
Trattamento È opportuno tentare innanzitutto gli interventi non farmacologici. Queste strategie, che comprendono l’educazione e il supporto del caregiver, la stimolazione cognitiva, i programmi di esercizio fisico e la terapia occupazionale, possono essere efficaci, ma la loro attuazione è difficile e non sono efficaci o appropriate per tutti i pazienti.
Il trattamento farmacologico di scelta è stato l’uso off-label di un farmaco antipsicotico come l’aripiprazolo (Abilify Otsuka Pharmaceutical; disponibile anche come medicinale equivalente), strutturalmente simile al brexpiprazolo, o la quetiapina (Seroquel AstraZeneca; disponibile anche come medicinale equivalente). Sono stati utilizzati off-label anche antidepressivi come la sertralina (Zoloft Pfizer; disponibile anche come medicinale equivalente), il citalopram (Elopram Lundbeck Italia; e altri disponibile anche come medicinale equivalente) e l’escitalopram (Cipralex Lundbeck Italia e altri; disponibile anche come medicinale equivalente), sedativi/ipnotici, ansiolitici, antiepilettici e cannabinoidi. Prove limitate suggeriscono che il betabloccante propranololo possa anche migliorare i sintomi comportamentali e psicologici della demenza, compresa l’agitazione. Il destrometorfano/chinidina (non più autorizzato in Italia), approvato per il trattamento della sindrome pseudobulbare, e il destrometorfano/bupropione (non disponibile in commercio in Italia), approvato per il trattamento della depressione, sono in fase di studio per l’uso nell’agitazione correlata all’AD.