The Medical Letter TML n. 13 / 2024

Nr. 13 del 24/06/2024

TML n. 13 / 2024 Rezafungina per la candidosi invasiva

La US Food and Drug Administration (FDA) ha approvato la rezafungina (Rezzayo - Mundipharma; approvato in Italia, ma non disponibile in commercio), un antimicotico appartenente alla classe farmaceutica delle echinocandine, per via endovenosa, per il trattamento una volta alla settimana della candidemia e della candidosi invasiva (Invasive Candidiasis, IC) negli adulti con che hanno scarse alternative o che non ne hanno. Si tratta del primo nuovo farmaco disponibile negli Stati Uniti da oltre 15 anni per il trattamento delle infezioni sistemiche da Candida.


INFEZIONI INVASIVE DA CANDIDA – Le specie di Candida sono la causa più frequente di malattie fungine. Possono causare infezioni invasive in pazienti gravemente ammalati, immunocompromessi, dopo un intervento chirurgico o sottoposti a ventilazione meccanica e in pazienti con cateteri venosi centrali. Sempre più frequentemente viene segnalata la resistenza ad alcune specie di Candida come la C. glabrata e la C. auris. La C. auris, identificata nel 2009, può causare gravi infezioni invasive ed è stata associata a epidemie in strutture sanitarie. Circa l'85% degli isolati di C. auris negli Stati Uniti è resistente agli antimicotici azolici, il 33% all'amfotericina B e l'1% alle echinocandine. (1)


TRATTAMENTO STANDARD – Nei pazienti con candidosi o IC, le linee guida della Infectious Diseases Society of America raccomandano un'echinocandina come terapia antimicotica iniziale (tranne che per le infezioni del SNC, dell'occhio o del tratto urinario). Il fluconazolo è un'alternativa accettabile in alcuni pazienti, compresi quelli che non sono malati critici ed è improbabile che siano infettati da Candida resistente al fluconazolo. Anche il voriconazolo può essere efficace, ma offre pochi vantaggi rispetto al fluconazolo come terapia iniziale e può avere maggiori effetti avversi. Una formulazione lipidica di amfotericina B può essere utilizzata nei pazienti che non tollerano o sono infettati da specie di Candida resistenti ad altri agenti antimicotici. (2)
Per i pazienti con candidosi clinicamente stabili, con isolati sensibili al fluconazolo e che hanno emocolture negative, è consigliabile il passaggio da un'echinocandina al fluconazolo (di solito entro 5-7 giorni).

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