Uno studio randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco, che ha valutato l’exemestane (Aromasin-Pfizer Italia) in donne in postmenopausa considerate ad aumentato rischio di carcinoma mammario, ha rilevato che l’inibitore dell’aromatasi, nell’arco di un follow-up mediano di 35 mesi, ha ridotto significativamente l’incidenza annuale di carcinoma mammario invasivo dallo 0,55% allo 0,19% (PE Goss et al. N Engl J Med, epub 4 giugno 2011).
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