TML n. 16 / 2022 OTESECONAZOLO PER LA CANDIDOSI VULVOVAGINALE RICORRENTE

La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l’oteseconazolo (Vivjoa-Mycovia negli USA; non disponibile in commercio in Italia), un nuovo antimicotico azolico orale, per ridurre l’incidenza della candidosi vulvovaginale ricorrente (CVVR) nelle donne con anamnesi di CVVR. L’oteseconazolo è il primo farmaco approvato negli Stati Uniti specificamente per il trattamento della CVVR.
L’oteseconazolo ha causato danni al feto negli animali e ha un’emivita lunga. È indicato solo nelle donne che non sono più in età fertile oppure le donne fisiologicamente in postmenopausa o con sterilità permanente per altri motivi, come la legatura delle tube o l’isterectomia. Le donne che utilizzano un metodo contraccettivo efficace non sono idonee al trattamento con il farmaco.

CANDIDOSI VULVOVAGINALE – La candidosi vulvovaginale (CVV) è una causa comune di sintomi di vaginite nelle donne, soprattutto durante l’età fertile. Circa il 9% delle donne con un’anamnesi di malattia sviluppa una CVVR (tre o più episodi di CVV sintomatica in meno di un anno). La CVV è tipicamente causata da Candida albicans. Altre specie di Candida sono rilevate nel 10-20% delle infezioni da CVVR e sono meno sensibili al trattamento standard. La resistenza agli antimicotici azolici è in aumento anche tra la C. albicans.