The Medical Letter TML n. 20/2018

Nr. 20 del 15/10/2018

TML n. 20/2018 SCELTA DEI CONTRACCETTIVI

I dispositivi intrauterini (IUD) e l’impianto di etonogestrel sono i metodi contraccettivi reversibili più efficaci a disposizione. Anche i contraccettivi ormonali per via orale, i cerotti, gli anelli e i contraccettivi iniettabili sono altamente efficaci nel prevenire una gravidanza indesiderata. Se utilizzati da soli, i metodi di barriera e quelli basati sul riconoscimento della fertilità presentano in genere tassi di fallimento più elevati rispetto agli altri metodi.

CONTRACCETTIVI ORALI COMBINATI – La maggior parte dei contraccettivi orali disponibili negli Stati Uniti è un’associazione estro-progestinica a base di etinilestradiolo e di un progestinico. Il contenuto di estrogeno e proge-stinico di queste pillole è stato ridotto nel corso degli anni per diminuire l’incidenza degli effetti avversi. Le formulazioni con una quantità pari o inferiore a 20 μg di etinilestradiolo sono efficaci, ma possono causare mestruazioni irregolari, frequenti o prolungate.
I contraccettivi orali monofasici contengono dosi fisse di estrogeno e progestinico in ciascuna pillola attiva. I contraccettivi orali multifasici variano la dose di uno o di entrambi gli ormoni durante il ciclo di 28 giorni. Molte pillole multifasiche erogano una dose totale di ormoni per ciclo più bassa rispetto ai contraccettivi monofasici; non esistono, tuttavia, evidenze convincenti che provochino meno effetti avversi.
La maggior parte dei contraccettivi orali tradizionali contiene 21 compresse attive e 7 compresse di placebo (o ferro), per un totale di 13 emorragie da sospensione programmate l’anno. I regimi che prevedono un minor numero di giorni senza ormoni (2-4 compresse di placebo o ferro per un ciclo di 28 giorni) oppure cicli continui o prolungati con meno emorragie da sospensione l’anno sono ora comunemente utilizzati. I contraccettivi a ciclo prolungato possono essere vantaggiosi per le donne che soffrono di dismenorrea, sindrome premestruale o disturbo disforico premestruale (PMDD).

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