La US Food and Drug Administration (FDA) ha approvato l’ozanimod (Zeposia-Celgene; il farmaco ha ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio da parte dell’EMA tramite procedura centralizzata, ma non è ancora disponibile in commercio in Italia), un modulatore dei recettori della sfingosina-1-fosfato (S1P), per il trattamento degli adulti con forme recidivanti di sclerosi multipla (SM), tra cui la sindrome clinicamente isolata (episodio neurologico iniziale), la malattia recidivante-remittente e la SM secondariamente progressiva (SMSP) attiva. Si tratta del terzo modulatore orale dei recettori della S1P a essere approvato negli Stati Uniti per il trattamento delle forme recidivanti di SM; anche il siponimod (Mayzent-Novartis Farma; il farmaco ha ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio da parte dell’EMA tramite procedura centralizzata, ma non è ancora disponibile in commercio in Italia) è indicato per l’uso negli adulti, e il fingolimod (Gilenya-Novartis Farma) è approvato per l’uso nei pazienti di età pari o superiore a 10 anni.
SM RECIDIVANTE-REMITTENTE – L’85% circa dei pazienti con SM presenta una forma recidivante-remittente. Molti di questi pazienti sono destinati a sviluppare SMSP.
Farmaci per via parenterale – L’interferone beta (Avonex-Biogen, Plegridy-Biogen e altri) e il glatiramer acetato (Copaxone-Teva, Copemyl-Mylan) sono utilizzati da anni per il trattamento di prima linea della SM recidivante-remittente. Sono meno efficaci nel ridurre i tassi di recidiva rispetto agli anticorpi monoclonali natalizumab (Tysabri-Biogen), ocrelizumab (Ocrevus-Roche), alemtuzumab (Lemtrada-Sanofi) e ofatumumab (Arzerra; oggetto di revisione da parte della FDA per il trattamento della SM; in Europa e in Italia il farmaco è stato revocato), ma gli anticorpi monoclonali sono stati associati a un maggior rischio di infezioni; il natalizumab è stato associato a leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML), un’infezione potenzialmente fatale causata dal virus JC.1-3
Farmaci orali – Il fingolimod, il siponimod, la teriflunomide (Aubagio-Sanofi), il dimetil fumarato (Tecfidera-Biogen) e il
diroximel fumarato (non disponibile in commercio in Italia) sono alternative pratiche ai farmaci per via parenterale, ma
sono meno efficaci nel ridurre i tassi di recidiva rispetto agli anticorpi monoclonali. Il fingolimod si è rivelato più efficace
dell’interferone beta-1a in termini di riduzione dei tassi di recidiva e dell’accumulo delle lesioni, ma solo il siponimod ha dimostrato di rallentare la progressione della disabilità (rispetto al placebo).
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