La causa più comune dell’onicomicosi è il Trichophyton rubrum o il T. mentagrophytes. Si ritiene che circa il 10% di tutte le persone nel mondo e il 40% di quelle di età pari o superiore a 60 anni siano affette dalla malattia. I fattori di rischio sono età avanzata, diabete, scarsa circolazione periferica, fumo, infezione da HIV, psoriasi e immunosoppressione. Se non trattata, l’onicomicosi può causare la distruzione della lamina ungueale, unghie incarnite e (in particolare nei pazienti con diabete) infezioni secondarie. Sono state pubblicate delle linee guida sul trattamento dell’onicomicosi.
TRATTAMENTO – Non è chiaro se il test micologico per confermare la diagnosi di onicomicosi prima di iniziare la farmacoterapia sia più conveniente del trattamento empirico.
Farmaci per uso topico – Per il trattamento iniziale delle onicomicosi non complicate da lievi a moderate (< 50% della superficie della piastra ungueale interessata, spessore della piastra ungueale < 2 mm e nessun coinvolgimento della matrice ungueale) possono essere presi in considerazione i farmaci antimicotici per uso topico. Devono essere applicati una volta al giorno per 48 settimane. Gli antimicotici per uso topico sono molto meno efficaci dei farmaci per via orale e solo moderatamente più efficaci del placebo, ma causano meno effetti avversi degli antimicotici orali e difficilmente interagiscono con altri farmaci.
La FDA ha approvato l’antimicotico sintetico ciclopirox (Batrafen-Sanofi, Carediesse-Difa Cooper, Niogermox-Polichem, Roxolac-Pierre Fabre), l’antimicotico triazolico efinaconazolo (Jublia-Bausch negli USA; non disponibile in commercio in Italia) e l’antimicotico oxaborolo tavaborolo (Kerydin-Pfizer; non disponibile in commercio in Italia) per il trattamento topico delle onicomicosi da lievi a moderate delle unghie dei piedi dovute a T. rubrum o (per efinaconazolo e tavaborolo) T. mentagrophytes. Questi farmaci permeano la lamina ungueale e passano al letto ungueale, dove esercitano il loro effetto antifungino. Negli studi clinici, i tassi di cura e di remissione completa corretti per il placebo sono stati più alti con l’efinaconazolo che con il ciclopirox o il tavaborolo, ma non sono disponibili confronti diretti.
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