La US Food and Drug Administration (FDA) ha approvato il letermovir (Prevymis-MSD Italia), un inibitore del complesso terminasi del DNA del citomegalovirus (CMV), per la profilassi dell’infezione e della malattia da CMV negli adulti sieropositivi per il CMV riceventi un trapianto allogenico di cellule ematopoietiche (HCT). Il letermovir è il primo inibitore del complesso terminasi del DNA del CMV a essere approvato negli Stati Uniti e l’unico farmaco specificatamente indicato per la profilassi del CMV nei pazienti HCT. Non è approvato per il trattamento dell’infezione da CMV.
INFEZIONE DA CMV – Almeno la metà degli adulti di età pari o superiore a 40 anni ha avuto l’infezione da CMV (β-herpesvirus umano 5). Dopo l’infezione primaria, l’herpesvirus resta in forma latente nelle cellule ospiti e può riattivarsi in un momento successivo. Nelle persone sane, il CMV generalmente non causa malattia clinica. (1)
Il CMV è tra le cause più comuni di infezioni opportunistiche nei pazienti che hanno ricevuto un trapianto d’organo solido o un HCT. La riattivazione del CMV e la conseguente malattia sono associati a un aumento della morbilità e della mortalità in coloro che ricevono un trapianto. (2)
TRATTAMENTO STANDARD – Per la prevenzione della malattia da CMV, coloro che ricevono un trapianto d’organo solido si sottopongono a una profilassi o sono trattati preventivamente in seguito all’individuazione di viremia o antigenemia. (3) In coloro che ricevono un HCT, il trattamento preventivo con l’inibitore della DNA polimerasi virale per via endovenosa ganciclovir (Citovirax-Cheplapharm Arzneimittel GmbH) o il suo profarmaco orale valganciclovir (Valcyte-Roche) è stato preferito rispetto alla profilassi a causa del rischio di tossicità ematologica con l’esposizione prolungata a tali farmaci. (4) Il foscarnet (Foscavir-Clinigen Healthcare) e il cidofovir, inibitori della DNA polimerasi virale che sono approvati dalla FDA solo per il trattamento della retinite da CMV, possono essere utilizzati off-label come agenti di seconda linea, ma la nefrotossicità rappresenta un motivo di preoccupazione. Benché sia un evento raro, può comparire una resistenza a tutti questi farmaci antivirali. (5)
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