The Medical Letter n. 6 / 2021

Nr. 06 del 15/03/2021

TML n.6 / 2021 FARMACI PER LA SCLEROSI MULTIPLA

La maggior parte dei pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) soffre della forma recidivante-remittente della patologia. Il trattamento farmacologico comprende in genere un farmaco modificante la malattia, corticosteroidi per le esacerbazioni acute e altri farmaci per la gestione dei sintomi, quali affaticamento, depressione e dolore. L’impiego precoce della terapia con farmaci modificanti la malattia ha migliorato gli esiti clinici.


FARMACI PER VIA PARENTERALE


INTERFERONI – L’interferone beta è stato il primo farmaco modificante la malattia a essere approvato dalla US Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento della SM. Gli interferoni producono effetti immunomodulatori e antinfiammatori e sono in grado di ridurre i tassi di recidiva clinica del 3035% e di diminuire notevolmente il numero di lesioni cerebrali osservate alla RM pesate in T2 nuove o pesate in T1 captanti gadolinio. Gli interferoni causano di frequente reazioni nel sito di iniezione e una sindrome simil-influenzale. L’interferone beta-1a pegilato (Plegridy-Biogen), iniettato per via sottocutanea (SC) o intramuscolare (IM) ogni due settimane, sembra essere simile in termini di efficacia e tollerabilità alle formulazioni di interferone più datate, che devono essere iniettate per via SC a giorni alterni oppure IM settimanalmente.


Gravidanza e allattamento – L’interferone beta è in genere considerato sicuro per l’uso in gravidanza e allattamento. In un ampio studio di coorte basato sulla popolazione condotto in Finlandia e in Svezia, non è stata riscontrata alcuna associazione tra l’impiego dell’interferone beta e gli esiti avversi in gravidanza nelle donne con SM. L’ escrezione dell’ interferone beta nel latte materno sembra essere minima.


GLATIRAMER ACETATO – Il glatiramer acetato (CopaxoneTeva e altri) è una miscela di catene polipeptidiche omogenee sintetiche contenenti quattro aminoacidi presenti in natura (acido glutammico, alanina, tirosina e lisina). Produce diversi effetti immunomodulatori, tra cui la soppressione dell’attivazione dei linfociti T e l’induzione e l’attivazione dei linfociti T soppressori. Il glatiramer acetato è in grado di ridurre i tassi di recidiva clinica di circa il 30% e di diminuire l’accumulo di lesioni cerebrali pesate in T2 o pesate in T1 captanti gadolinio. (5) È uno dei farmaci più sicuri utilizzati per il trattamento della SM, ma deve essere iniettato per via SC una volta al giorno o tre volte alla settimana.


Gravidanza e allattamento – I numerosi dati disponibili indicano che il glatiramer acetato è sicuro in gravidanza. I dati sull’uso del glatiramer acetato nelle donne in allattamento sono limitati; il farmaco viene denaturato rapidamente dall’acido gastrico del bambino allattato al seno.

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