La US Food and Drug Administration (FDA) ha approvato due nuovi farmaci per l’anemia falciforme: il crizanlizumab-tmca (Adakveo-Novartis negli USA; non disponibile in commercio in Italia), un bloccante della P-selectina somministrato per via endovenosa, e il voxelotor (Oxbryta-Global Blood Therapeutics negli USA; non disponibile in commercio in Italia), un inibitore orale della polimerizzazione dell’emoglobina S (HbS).
TRATTAMENTO STANDARD – Nell’anemia falciforme, gli eritrociti dalla forma allungata o a falce ostruiscono i piccoli vasi sanguigni, causando infiammazione, emolisi cronica e anemia, lesioni tissutali di tipo ischemico, crisi vaso-occlusive dolorose e disfunzione multiorgano.
L’antimetabolita orale idrossiurea, noto anche come idrossicarbamide (Onco Carbide-Teofarma e altri), induce la produzione di emoglobina fetale, riduce l’infiammazione e l’emolisi, nonché la frequenza delle crisi dolorose e delle trasfusioni di sangue. Le trasfusioni di sangue aumentano la capacità del sangue di trasportare ossigeno e riducono le complicanze della vaso-occlusione. In uno studio clinico, l’aminoacido L-glutammina (Endari-Emmaus negli USA; in data 18 settembre 2019 è stata ritirata la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio in Europa del farmaco con il nome di Xyndari), che si ritiene riduca il danno ossidativo degli eritrociti falciformi, ha ridotto in maniera modesta il numero di crisi dolorose.
Il trapianto allogenico di cellule staminali da un donatore fratello o sorella compatibile può curare l’anemia falciforme, ma il suo impiego è stato limitato dalla mancanza di donatori idonei, dall’elevato costo della procedura e dalla sua tossicità. Altri approcci promettenti includono il miglioramento genetico della produzione di emoglobina fetale e l’editing genomico per correggere la mutazione.
MECCANISMO D’AZIONE – L’interazione della P-selectina, una proteina espressa sulla superficie dell’endotelio, con i rispettivi ligandi dà avvio all’adesione delle piastrine, dei leucociti e degli eritrociti falciformi all’endotelio. Il crizanlizumab è un anticorpo monoclonale che si lega alla P-selectina inibendo l’adesione, riducendo la vaso-occlusione e aumentando il flusso sanguigno microvascolare.
Quando deossigenata, l’emoglobina falciforme (Hbs) polimerizza determinando la forma a falce dei globuli rossi e danni alle membrane. Il voxelotor si lega all’HbS, inibendo la polimerizzazione.
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