The Medical Letter n. 9 / 2021

Nr. 09 del 01/05/2021

TML n.9 / 2021 EVINACUMAB PER L’IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE OMOZIGOTE

La FDA ha approvato l’evinacumab-dgnb (Evkeeza-Regeneron; in valutazione presso l’EMA per modifiche all’uso nella popolazione pediatrica con parere atteso nel 2021), un inibitore dell’angiopoietina-like 3 (ANGPTL3), per il trattamento EV supplementare dell’ipercolesterolemia familiare omozigote (HoFH) in pazienti di età pari o superiore a 12 anni. L’evinacumab è il primo inibitore di ANGPTL3 a essere approvato negli Stati Uniti.


HoFH – L’ipercolesterolemia familiare è più comunemente causata da difetti nel gene del recettore delle lipoproteine a bassa densità (LDL). La HoFH è la forma più grave della malattia; senza trattamento, i livelli di LDL-C possono raggiungere i 500-1000 mg/dl e possono dare luogo a malattie cardiovascolari e decesso anche nell’infanzia. La prevalenza della HoFH negli Stati Uniti è di circa 1:250.000 persone.


TRATTAMENTO STANDARD – Per il trattamento di prima linea della HoFH si ricorre alla terapia con statine ad alta intensità (atorvastatina 40-80 mg/die o rosuvastatina 20-40 mg/ die) e agli interventi sullo stile di vita, ma la maggior parte dei pazienti richiede una terapia supplementare. L’inibitore dell’assorbimento del colesterolo ezetimibe (Zetia-Neopharmed Gentili) e gli inibitori della proproteina della convertasi subtilisina/ kexina tipo 9 (PCSK9) alirocumab (Praluent-Sanofi) ed evolocumab (Repatha-Amgen) possono ridurre ulteriormente i livelli di LDL-C nei pazienti che assumono la terapia massimale a base di statine; sono generalmente ben tollerati. Nei pazienti che richiedono un’ulteriore riduzione delle LDL-C, nonostante il trattamento alla dose massima con le terapie appena descritte, può essere preso in considerazione l'inibitore della proteina microsomiale di trasferimento dei trigliceridi lomitapide (Lojuxta-Amryt Pharmaceuticals); a causa del rischio di epatotossicità, negli USA è disponibile solo accedendo a un programma di valutazione del rischio e strategia di mitigazione (REMS). Le opzioni non farmacologiche sono la plasmaferesi extracorporea delle LDL e il trapianto di fegato.

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